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STORIES WE TELL di Sarah Polley: When love is gone, where does it go?

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REGIA: Sarah Polley
SCENEGGIATURA: Sarah Polley
CAST: Sarah Polley, Michael Polley, Harry Gulkin, John Buchan, Susy Buchan
NAZIONALITÀ: Canada
ANNO: 2012

Finisci di guardare/abbracciare/amare Stories we tell e hai voglia di tempestare di baci quella piccola donna biondocrinita, elegante di vibrazioni e timidezza, audacia e malinconia. Una regista, Sarah Polley, ormai ineludibilmente già autrice, uno sguardo che incanta, una luce e una consapevolezza del cinema e del racconto che stregano. Che si ri-avvolgono cocenti intorno all’idea, al pensiero, all’illusione, alla inafferrabilità di un unico sentimento, quello dell’amore. L’amore che mette il silenziatore al tempo e alla malattia, come in Lontano da lei; l’amore che annaspa e muore e rinasce e rimuore e forse rinasce o forse no,come in Take this Waltz. E infine, l’amore che fa tutto questo e che perde tutto questo, l’amore che diventa unicamente una storia di fantasmi che dà la caccia a se stessa, in Stories we tell. Dove la Polley, sopraffina direttrice di attori, qui spreme e libera sentimenti purissimi da persone mai così non-attori, impossibilmente finzionali: i suoi parenti, i suoi amici, la sua vita.
Un documentario che è tutto quello che non ci si aspetta da una documentazione di realtà. Dove un’inchiesta personale diventa ricerca collettiva, giallo, thriller, melò, commedia, soltanto attraverso gli occhi, le parole, vecchie foto e filmini che sotto l’occhio della cinepresa esplodono in storie. Stories we tell: storie che raccontiamo storie che ci raccontiamo. Che sono vere verissime, che sono nostre ma sono anche di altri, sono false, rimaneggiate, abbellite, abbruttite da una donna che ci ama e un tempo che ci odia.
Ancora una volta la Polley corre alla ricerca dell’amore, si chiede dove va, quando se ne va, quando c’era, mentre c’è ancora. L’amore, in senso totale: quello filiale come quello spudoratamente romantico, romanzato non meno ferito.
“La morale della storia è che non ricordi cosa è successo: quello che ricordi diventa quello che è successo” scrive John Green in Teorema Catherine. Per Stories we tell, questo vale soprattutto per l’amore. E la sensazione è che entrambi non potrebbero avere più ragione.

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