a cura di Alessandro Tavola
Il suo è un giocare con balocchi digitali e il suo è un “cinema” (virgolette: metà delle sue ultime dieci fatiche, questa compresa, sono […]
E se molti degli elogi a Dolor y gloria sarebbero praticamente gli stessi di sempre, il piacere è nel ritrovare quel determinato affresco fatto di ricordi, delusioni, desideri, riscatti e rimescolarsi tra loro in un onirismo che è tanto marchio di fabbrica quanto presenza gradita, perfettibile ma comunque spesso ineguagliabile.