a cura di Alessandro Tavola
I cliché andrebbero trattati come tali, non camuffati da esemplari.
a cura di Alessandro Tavola e Laura Delle Vedove
Se già Babadook nel 2014 appariva come un “fortunato evento” in cui inventiva, budget limitato e il mix di una vicenda sospinta e di una certa forza iconografica miracolavano un horror leggermente al di sopra della media, adesso Jennifer Kent, a mano libera, mette in scena la sua personalissima sagra dello spiattellamento, in tutti i sensi.
a cura di Pierre Hombrebueno
Sotto il densissimo mantello di Baz Luhrmann, fatto di pailettes e lustrini, di fuochi artificiali e coriandoli, di musica assordante e trés trés cool, tra […]
a cura di Chiara Pani
E’ un mondo crudo quello di Snowtown, il microcosmo di una periferia povera e rabbiosa nella quale il giustizialismo apparentemente protettivo di John, uomo dall’aria paciosa […]