a cura di Fiaba Di Martino
Un incedere quasi rigido, che procede secondo una traccia ben definit(iv)a e non esce dai binari, non ha una singola sbavatura e non fa muovere il vissuto dei personaggi al di fuori di quella delimitazione di concetto: la guerra fra poveri.
Melò polveroso e stanco, ma Yimou vola altissimo e dolorosissimo in uno dei finali più belli della sua filmografia.
Le meraviglie riprende pari pari Corpo Celeste, riproponendo la fascinazione televisiva, il tumulto della preadolescenza e la provincia ai margini, ma con meno compattezza […]
Una regia ubriaca, personaggi monolitici da pernacchia, una sceneggiatura agonizzante e svariati errori di un montaggio fatto coi piedi e assemblato con mani d’argilla: […]