a cura di Alessandro Tavola
E ancora c’è da ringraziare per la pulizia morale, per il dolce ritrovarsi “nel posto giusto” nelle contraddizioni. Potenziale testamento, fatto dello stesso DNA dei suoi film di funzione, Marx può aspettare (così come il paradiso può attendere) è tutto ciò che si può desiderare da un autore che non ha mai smesso di Essere.
Al centro del suo “cinema” c’è ancora e inesorabilmente unicamente la performance, l’esercizio di stile che anzi esercizio non è (perché presupporrebbe, l’esercizio, l’esistenza di un mainstream produttivo di un altro tipo), l’esaltazione di sé.
a cura di Laura Delle Vedove
Un documentario low budget sull'amata Piazza Vittorio: casa, sobborgo, poutpourri etnico-culturale, un atto d'amore che non si prende troppo sul serio, ma che con […]
Un mostro contro un altro mostro. Il bianco contro il nero, l’acqua contro la sabbia (il cui risultato, purtroppo, non è una spiaggia). Human Flow e Ex Libris sono due documentari agli antipodi.
a cura di Fiaba Di Martino
Un doc che è thriller, giallo, melò, l'amore come una storia di fantasmi che dà la caccia a se stessa.