a cura di Alessandro Tavola
È questa nuovamente la forza di Ozon, che moltiplica e frammenta, carica e scarica, alleggerisce e rende immanente: mentre la mdp fluidifica, i colori regnano, i baci rubati costellano, il dolore si stempera, l’energia kitsch esplode.
a cura di Giampiero Raganelli
Un'estetica da romanzo Harmony che si ibrida con Moccia, ma con un coacervo latente di istinti incestuosi ed edipici: nel mondo di Ozon tutto è mercificato, e ogni prestazione corrisponde ad una transazione economica.
a cura di Luca Lombardini
Giunta alla terza prova dietro la macchina da presa, Marina de Van si conferma regista incline a un cinema psichiatrico, da mente disturbata e licenzia una pellicola che non ha nulla da invidiare ai nomi celebri della nuova onda francese, perfettamente in linea con le sue due precedenti opere.