a cura di Alessandro Tavola
Al centro del suo “cinema” c’è ancora e inesorabilmente unicamente la performance, l’esercizio di stile che anzi esercizio non è (perché presupporrebbe, l’esercizio, l’esistenza di un mainstream produttivo di un altro tipo), l’esaltazione di sé.
a cura di Pierre Hombrebueno
Sacro GRA ci dimostra come il documentario si sia arreso davanti alla forza della «finzione», uscendo dai propri luoghi comuni e dai propri tratti distintivi fino ad annullarsi, rincorrendo perennemente il cinema più tradizionale.