a cura di Luca Lombardini
Synecdoche, New York è l'Infinite Jest, l'Underworld di Charlie Kaufman. L'opera omnia, il resoconto doloroso, il testamento dell'artista fagocitato dalla sua arte: sforzo creativo che diviene causa […]
Fantascienza romantica, condensato di emozioni umane contestualizzate in un futuro lindo e high tech, sorta di Synecdoche, “nowhere” vulnerabile, popolato da umani abbandonati. Una rappresentazione capace di instaurare con lo spettatore un feedback empatico che non si avvertiva così prepotente, e viscerale, da Non lasciarmi di Mark Romanek.