a cura di Alessandro Tavola
Come se I figli degli uomini si concludesse, adesso, dopo sette anni, con un finale lanciato nell’allucinazione spaziale, galleggiante, spaziosa: il pianosequenza, il divo, la diva, il respiro, il grigio brillante della cgi, lo spettacolo, rinascere, incubo sonnolento, tornare a vivere, il cinema.