a cura di Arianna Mereu
Dopo Shaun of the Dead e Hot Fuzz questa volta il genere scelto per l’operazione è la fantascienza, genere che permette alla trasmutazione attraverso un vertiginoso – e forse ciclotimico – percorso fatto di dolore e riflessione, di divertimento e frivolezza, ma anche di grandi bugie e piccole verità.
a cura di Fiaba Di Martino
Inevitabile il confronto, inevitabile il rimpianto. Ma basterebbe prendere La desolazione di Smaug per quello che è (intrattenimento d’avventura meno cupo e più giocattolone divertito) per […]
a cura di Martina Calcabrini
Jackson pondera le dosi di letterarietà della pellicola, lima le virate retoriche e riduce persino la poeticità degli stessi personaggi. Lo Hobbit non è che un tecnologico […]