a cura di Alessandro Tavola
Avranas non accompagna lo spettatore, tantomeno lo lascia libero: lo spinge da una parte e lo abbandona improvvisamente, lasciandolo smarrito rispetto alle sensazioni portate con […]
Avranas non accompagna lo spettatore, tantomeno lo lascia libero: lo spinge da una parte e lo abbandona improvvisamente, lasciandolo smarrito rispetto alle sensazioni portate con sé fino a quel momento. E ciò che sembra sociale è puramente cinema, avvolto di perversione, costretto a giocare sporco per mostrarsi e rivalutarsi, a tendere la mano allo spettatore blasonato per poi tagliargli per il […]