a cura di Alessandro Tavola
La linea di Scorsese è netta e più che mai invalicabile: di qui i Lupi, di qui i poveracci. A cavallo tra il pop più anestetico e il vuoto più fiero, d’esubero, di niente (da capire) del sesso e droga e soldi e nessun rock’n’roll.
Orrore sparso, con Noè al centro: non si tratta del singolo vs la moltitudine, ma del dentro (divino) e del fuori (stare al mondo) di cui Noè è semplice crocevia, per un attimo vate infallibile e per altri cento povero imbecille. Almeno tre colori s’accalcano (io, tu, gli altri), si sovraccaricano, ed il risultato è il deserto, il grigio.
La linea di Scorsese è netta e più che mai invalicabile: di qui i Lupi, di qui i poveracci. A cavallo tra il pop […]
a cura di Luca Lombardini
Giappone, punk, cyberpunk, la musica e il movimento, la musica in movimento.Dai cassetti della memoria di positif, l'impolverato incontro con Ishii Sogo, regista […]