a cura di Alessandro Tavola
Come se I figli degli uomini si concludesse, adesso, dopo sette anni, con un finale lanciato nell’allucinazione spaziale, galleggiante, spaziosa: il pianosequenza, il divo, la diva, il respiro, il grigio brillante della cgi, lo spettacolo, rinascere, incubo sonnolento, tornare a vivere, il cinema.
a cura di Fiaba Di Martino e Alessandro Tavola
In una mostra annidata tra ciarpame e rifiuti, scelte alimentari e sistemazioni squilibrate ci sbracciamo per non annegare in un programma sbrindellato e di scombinamenti più che combinazioni, che sembra assemblato con un lancio di dadi o mentre si giocava a mosca cieca: Alfonso Cuarón, Bruce LaBruce, Sion Sono, Emma Dante.
a cura di Pierre Hombrebueno
Insincera esaltazione dell'artificiale, (in)volutamente fake, affresco plastica pastello gommoso gonfiato di una magia che si cerca affannatamente affogando nelle sue stesse acque di cgi,Vita […]