The Death and Life of John F. Donovan è un corpo mutilato che appare, imbracciate le stampelle, un magistrale tentativo (di montaggio, soprattutto) di sorreggimento, in autonomia, di un organismo non più (o mai stato) organico. Incidente di percorso, forse, ma un errore perdonabile. In attesa di Buone Nuove. 

Come se davanti al mixer dei suoi stili Dolan avesse abbassato tutti i livelli per avere qualcosa di più leggero: ma ecco che i legami si assottigliano, le tensioni si distendono, la suspense diventa semplice attesa, l’impatto visivo/sonoro diventa un intermezzo continuo, le lame diventano tondeggianti da non tagliare né lasciare segni.