venezia 76

J’ACCUSE (AN OFFICER AND A SPY) di Roman Polanski

Regia: Roman Polański
Sceneggiatura: Robert Harris, Roman Polański
Cast: Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner
Anno: 2019
Produzione: Francia, Italia

j-accuse

Il film è un capolavoro, il suo regista un criminale. Sì, no, cioè.
Il film è un’autoassoluzione. No, sì, cioè.
Lasciate in pace Polanski! Sì, no, cioè.

Riprendendo il titolo di uno dei suoi capolavori (se il termine è lecito – sì, no, cioè), qualsiasi discorso su Polanski sarebbe un cul-de-sac e il  conciliare due punti di vista in origine diversi impossibile (e non conciliare nel senso di portare a una condivisione, ma conciliare in un confronto di senso compiuto).

Perché chiunque parta a spada tratta, prima o poi, ci ficca un “ha fatto anche cose buone” (ops).
E chiunque lo difenda in nome dell’ÀrtHe!1!! deve prima o poi fare i conti con l’illiceità della sua condotta passata, almeno in postilla.

E chi scrive, accerchiato da queste zuffe, non può fare a meno che ritrovarsi a guardarsi le scarpe ricordandosi di vivere su un piano sopraelevato, su una terrazza panoramica dove tutti sono ben vestiti e i bicchieri luccicano, ma dove alla fine i succhi alla buvette sono quelli del discount e lo spumante è da un euro e cinquanta a bottiglia.

Sotto, un mondo di persone che semplicemente i film li guarda e mi-piace/non-mi-piace.
Un mondo che di Polanski sa (dopotutto sono più di quarant’anni che se ne parla), ma che ha il buonsenso – o la non voglia – di non mescolare gli argomenti.
Un mondo in cui Carnage o The ghostwriter sono, sul lungo termine, successi perché semplicemente piacciono.

Una vox populi, si potrebbe dire, se ormai questo termine non faccia immaginare, dalla terrazza, scenari agghiaccianti per forma e contenuti.

Mentre  mi guardo le scarpe e scrivo in prima persona, le uniche conclusioni che riescono a salvarmi sono che:
-Se non fosse stato di Polanski, questo film non se lo sarebbe cagato nessuno.
J’accuse è, semplicemente, un buon film.
– È un film che merita di essere visto e di avere una lunga scia di successo, perché quello che fa lo fa bene.

Il resto sono, a tutti gli effetti, chiacchiere da bar.
Però di chiacchiere da bar, spesso, si vive.

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